Terapia fotodinamica

La terapia fotodinamica si dimostra efficace in un’ampia varietà di affezioni dermatologiche, di importanza sia clinica che cosmetologica.

Viene impiegata in questo Centro per la terapia di:

  • Tumori cutanei di origine non melanocitaria (‘carcinomi cutanei’)
  • Cheratosi attiniche
  • Invecchiamento cutaneo e fotoinvecchiamento
  • Acne volgare
  • Psoriasi
  • Iperplasia sebacea
  • Idrosadenite suppurativa
  • Affezioni virali recidivanti (verruche, papillomi, condilomi)

Il trattamento prevede l’impiego di due elementi essenziali: una sostanza fotosensibilizzante (5-ALA oppure il suo derivato metilaminolevulinato) ed una fonte luminosa (laser).

La terapia fotodinamica nella cura delle cheratosi attiniche
Le cheratosi attiniche sono lesioni precancerose, di frequente riscontro, che appaiono generalmente in soggetti di fototipo chiaro abitanti in zone dove è elevata l’azione dei raggi ultravioletti.

Dato che un gran numero di tali lesioni, se non trattate, possono evolvere in carcinomi cutanei, una diagnosi precoce ed un trattamento efficace diventano imperativi.

La terapia fotodinamica si è dimostrata altamente risolutiva nel trattamento delle cheratosi attiniche. La sostanza 5-ALA o il suo derivato metilaminolevulinato si accumulano selettivamente nelle cellule displastiche pretumorali. L’attivazione successiva di questo composto da parte del laser porta alla formazione di derivati dell’ossigeno che diventano citotossici per la cellula malata, determinandone la morte.

Questa innovativa terapia per le cheratosi attiniche offre il vantaggio di trattare più lesioni allo stesso momento, sia visibili che indistinguibili ad occhio nudo. Rispetto all’utilizzo delle creme, la terapia fotodinamica risulta nettamente più efficace e di maggiore compliance per il paziente.

Trattamento dell’acne con terapia fotodinamica. Prima e dopo trattamento presso Pinto MedicalSpa

La terapia fotodinamica nella cura dell’acne
La sostanza 5-ALA, o il suo derivato metilaminolevulinato, è una sostanza non tossica che viene applicata sulla cute in quanto si accumula selettivamente nell’epidermide, nei follicoli piliferi e nelle ghiandole sebacee.

L’azione del 5-ALA è estremamente potente, e trova impiego non solo nelle forme papulo-pustolose, ma anche nelle forme cistiche e nodulari. La terapia fotodinamica determina, dopo alcune sedute, la distruzione con necrosi delle ghiandole sebacee. Tale situazione tende a permanere a lungo dopo il ciclo di trattamenti. La ‘forza’ della terapia fotodinamica sta nel fatto che questa nuova procedura colpisce l’acne in tutti i suoi aspetti patogenetici: sebo, batteri, cheratina, infiammazione.

L’applicazione della sostanza fotosensibilizzante avviene dai 45 minuti ad un’ora e mezza prima della seduta laser. Il paziente deve quindi giungere con adeguato anticipo per poter permettere alla sostanza di penetrare adeguatamente a livello dei follicoli pilosebacei.

La successiva azione del laser, eccitando la sostanza applicata sulla cute, mediante l’azione dell’”ossigeno singoletto”, provoca un danno diretto delle ghiandole sebacee, diminuendo drasticamente la produzione di sebo; inoltre, si ottiene la distruzione della componente batterica di Propionibacterium Acnis, e conseguente sterilizzazione dei follicoli; il tappo follicolare viene rimosso in quanto la terapia favorisce una rapida desquamazione e ricambio cellulare.

Per quanto detto, è chiaro che siamo entrati in una nuova era per la terapia dell’acne volgare, mediante trattamenti rapidi, efficaci e soprattutto privi di tossicità. Questo trattamento migliora enormemente la qualità della vita del paziente acneico, senza il bisogno di terapie orali a lungo termine, e con effetti collaterali minimi rispetto alle terapie tradizionali.

La terapia fotodinamica nel foto-invecchiamento
Il viso ‘foto-danneggiato’, ossia danneggiato dai raggi ultravioletti del sole e delle lampade, è spesso presente in persone dalla cute chiara, dopo molti anni di esposizione solare incontrollata. I segni principali di una pelle foto-danneggiata sono la ruvidità del viso, le rughe, i capillari e le macchie. La terapia fotodinamica trova piena applicazione per queste indicazioni, associata ad un gradimento del paziente per la rapidità di azione e la scarsa presenza di effetti collaterali.

Chi non può sottoporsi alla terapia fotodinamica, in chi è controindicata?

  • In chi utilizza contemporaneamente farmaci foto-sensibilizzanti
  • In chi usa o ha utilizzato farmaci antinfiammatori non steroidei o cortisonici sino ad un settimana prima del trattamento
  • In chi usa cortisonici topici
  • Nelle donne in gravidanza
  • In pazienti con porfiria cutanea
  • In pazienti con fotosensibilità cutanea

Considerazioni generali sulla terapia fotodinamica

  • Il trattamento causa qualche leggero effetto collaterale: un po’ di prurito e rossore, associato talora a qualche chiazzetta purpurica, facilmente nascondibile con del trucco oil-free.
  • L’anestesia topica generalmente non è richiesta, in quanto il trattamento è assolutamente tollerabile.
  • Dopo la seduta, è obbligatorio proteggersi dai raggi solari per qualche giorno, ossia fino a che non sia esaurita l’azione della sostanza fotosensibilizzante e non sia scomparso l’arrossamento dalla cute.
  • Il numero delle sedute è variabile da paziente a paziente, e verrà concordato con il Dermatologo a seconda dell’importanza del quadro clinico.

In conclusione…La terapia fotodinamica è una pratica sicura ed efficace per trattare condizioni cutanee incontrate frequentemente in dermatologia clinica. Per la scarsezza di effetti collaterali e per la loro rapida risoluzione, la tecnica si può applicare in pazienti di tutte le età e condizioni. L’effetto combinato della luce laser e della sostanza foto-sensibilizzante garantisce un esito, sia clinico che estetico, nettamente superiore rispetto alle singole modalità utilizzate, con effetti collaterali trascurabili.