Basata sulla presenza e sull’entità delle rughe sulla pelle, la classificazione di Glogau suddivide i pazienti in quattro categorie. E’ utile classificare schematicamente l’invecchiamento cutaneo in quanto le svariate tecniche di ringiovanimento a nostra disposizione si caratterizzano per le differenti profondità di azione; la scelta di un determinato intervento terapeutico mira quindi a trattare rughe o inestetismi posizionati ad una specifica profondità nella cute.
Il fotoinvecchiamento viene quindi così classificato secondo Glogau:
1- Lieve (solitamente la fascia d’età interessata è tra i 28 e i 35 anni)
Rugosità scarse, assenza di cheratosi, trucco spesso non necessario
2- Intermedio (tra i 35 e i 50 anni)
Prime rughe, alcune cicatrici cutanee; colorito giallastro con prime cheratosi attiniche; richiede lieve make-up
3- Avanzato (dai 50 ai 65 anni)
Rughe permanenti, colorito disomogeneo, presenza di capillari e cheratosi attiniche; make-up obbligatorio
4- Severo (tra i 60 e i 75 anni)
Rughe profonde, fotoinvecchiamento gravitazionale e dinamico; cheratosi attiniche accompagnate o meno da carcinomi cutanei; richiede trucco che raramente riesce a coprire gli inestetismi.
Differentemente, la classificazione di Fitzpatrick si basa sulle varie tipologie della pelle umana in rapporto alla loro suscettibilità all’esposizione ai raggi Ultravioletti.
Distingueremo quindi:
Fototipo 1: Cute molto chiara e lentigginosa, si scotta sempre
Fototipo 2: Cute chiara, si scotta spesso
Fototipo 3: Colorito della cute dal chiaro all’olivastro, si scotta ogni tanto
Fototipo 4: Colorito dall’olivastro al brunastro, si scotta raramente
Fototipo 5: Colorito bruno scuro, si scotta molto raramente
Fototipo 6: Colore nero, non si scotta mai