Il PRP (Platelets-Rich-Plasma) stimola la ricrescita dei capelli anche nell’Alopecia Areata

In un recente studio pubblicato sul British Journal of Dermatology, a firma del dottor Fabio Rinaldi e della sua equipe , emerge  che l’alopecia areata, una perdita di capelli dovuta a cause infiammatorie, migliora più con le infiltrazioni di derivati piastrinici autologhi (PRP) che con le infiltrazioni di cortisonico locale.

Il PRP mantiene e prolunga la fase attiva del ciclo del capello, la cosiddetta fase anagen, a livello della papilla dermica. Tra gli altri effetti, il PRP stimola le cellule staminali quiescenti determinando una nuova ricrescita dei capelli, come d’altronde era già stato notato per l’alopecia androgenetica.

Nello studio condotto dall’equipe milanese su pazienti affetti da alopecia areata e trattati alcuni con derivati piastrinici ed altri con infiltrazioni di cortisonico locale, è emerso che i pazienti sottoposti a prelievo di sangue e  successiva infiltrazione del centrifugato ricco di fattori piastrinici (PRP), dopo sei mesi dal trattamento non andavano incontro a nessuna ricaduta, a differenza dei pazienti sottoposti ad infiltrazioni locali con cortisone.